Il primo dei nostri preziosi strumenti che vi vogliamo presentare oggi è come funziona la nostra stampante 3D stereolitografica (SLA), nello specifico è una LFS (Low Force Stereolithography).
Il nostro reparto R&D si avvale delle più avanzate tecnologie e strumentazioni per poter sviluppare internamente i nostri prodotti e per offrire consulenze esterne ad aziende o professionisti che hanno bisogno del nostro know how.
Il principio di funzionamento è di una stampa a strati. Ad ogni strato la resina liquida nel serbatoio fotopolimerizza (indurisce – per i meno esperti) solo dove passa il laser. Il pezzo viene poi sollevato e si ripete il processo con un nuovo strato e così via fino ad ottenere l’oggetto progettato in partenza.
Questo tipo di stampa permette un’alta precisione e un alto grado di dettaglio e finitura superficiale. Nel caso della nostra stampante, gli strati vanno dai 100 ai 25 micron (millesimi di millimetro). Permettendo un livello di precisione e dettaglio impossibile con le più comuni stampanti a filo (FDM).
Un livello così elevato di precisione permette di creare prototipi con un’ottima resa estetica. Rispetto delle misure, consentendo di ottenere in tempi rapidi un prototipo funzionale a tutti gli effetti. Oltre che veritiero rispetto alla versione finale che si otterrà nell’eventuale produzione.
Se si vogliono stampare pochi pezzi, senza quindi avviare una produzione industriale su media o vasta scala, o in alcuni ambiti, come ad esempio l’odontoiatria, i pezzi realizzati con la nostra stampante e con le resine adeguate non sono più solo prototipi, ma veri e propri prodotti finiti, pronti per essere utilizzati.
Nel caso di Plus Biomedicals, noi abbiamo scelto questo tipo di stampante perché è progettata specificatamente per il settore sanitario. Ci ha permesso di creare prototipi accurati prima di passare a una produzione su larga scala.
Se hai dubbi su come funziona la stampante o vuoi sapere come potrebbe essere utile per il tuo progetto lavorativo, il nostro team R&D è a tua disposizione!